Paese incantevole l'Italia, ricco di storia e di arte... ma anche di artistiche bellezze naturali! Esistono dei luoghi magici sul suolo italiano, nei quali la natura incontra l'arte e viceversa. Scopriamone cinque di questi!
Mani d'artista si insediano nel paesaggio per instaurare un dialogo tra lo spazio reale e la metafora del contatto tra uomo e natura. È il caso delle installazioni che hanno caratterizzato il percorso di Land Art di Christo e Jeanne Claude. Uno degli ultimi lavori di Christo unisce l'isola di San Paolo nel Lago d'Iseo alla terraferma: è The Floating Piers, un sistema di pontili galleggianti che ci dà l'impressione di camminare sulle acque!
Più intimo e intellettuale nel significato è il museo a cielo aperto di Giuseppe Penone, Il Giardino delle sculture fluide a Venaria Reale: gli alberi si intrecciano alle sculture dell'artista, dandoci un senso di arte in divenire, soggetta al ritmo imprevedibile della crescita delle piante e alle intemperie atmosferiche.
Sì, perché l'energia della natura è portentosa e vento, mare e pioggia, indolenti, trascorrono i millenni a manipolare la conformazione del paesaggio anche senza l'ausilio di un artista eclettico. Il caso specifico: a S'Archittu, in Sardegna, la natura si è improvvisata architetta, modellando il geometrico arco di pietra che dà il nome al caratteristico paesello sul mare.
Non sono in tantissimi a conoscere le meravigliose attrazioni naturali del territorio italiano, alle quali troppo spesso i turisti preferiscono città celebri. Posti nascosti e suggestivi, nei quali il connubio tra le forze dell'uomo e quelle della natura è quasi mistico, sono invece tutte da scoprire. Come il Parco dei Mostri di Bomarzo, un fantastico complesso monumentale in provincia di Viterbo, dove draghi, animali mitologici e orchi sono ricoperti di muschi verdeggianti che assomigliano a criniere e pellicce, e che rendono vive e cangianti queste creature in basalto del Cinquecento.
A Borgo Valsugana, invece, un
itinerario lungo ben 2 chilometri si estende nel bosco della Val di Sella.
Incomincia così una ricerca delle 23 opere d'arte inserite tra gli alberi:
un'armonica simbiosi, perché si tratta di opere che diventano parte stessa di
quella rigogliosa vegetazione. Ma forse la più grande installazione è in
Abruzzo, firmata Yona Friedma e Jean Baptiste Decavèl: un immenso arazzo
naturale fatto sassi bianchi, canne di bambù e 200 alberi di noce. Per
apprezzarlo, si prega di guardare dall'alto!